Ho avuto il piacere di intervistare Valerio Scanu in occasione dell’incontro con i fans che c’è stato presso il Centro Commerciale Belforte (Iper) di Varese, nel giorno dedicato alla festa della donna. Ero molto, molto nervosa: avrei dovuto approcciare con lui e non sapevo come fare. Per quanto documentato uno possa essere su di lui, il punto non è sapere esattamente cosa ha fatto e quando ma, soprattutto, capire che cosa c’è dietro l’immensa spazzatura di gossip che non esalta mai ciò che dovrebbe essere esaltato, anzi, lo nasconde, come se temesse che la sostanza contasse meno dell’apparenza. E’ stato realizzato un lungo video da cui traggo alcuni fotogrammi, ma credo che i tagli inevitabili non rendano appieno l’importanza dell’incontro, soprattutto dal punto di vista umano. Tremavo come una foglia, quando attendevo l’arrivo di Valerio e dello Staff. Continuavo a pensare quali fossero le frasi più giuste per sciogliere il ghiaccio, come se ce ne fosse stato bisogno. In realtà, temevo il suo giudizio più di qualunque altro. Intervistare un artista continuamente bersagliato da facili interpretazioni non è la cosa più facile del mondo. Il rischio di apparire goffa e banale era alle porte. La paura di vedermi allontanare era ancora più forte. E, in effetti, goffa lo sono stata sin da subito. Eppure, Valerio ha trovato subito la soluzione e ha mostrato una disponibilità che nessun video potrà mai mostrare appieno. Chi crede che lui sia un ragazzo borioso si sbaglia: è solo un uomo determinato, diretto, scevro da ogni giudizio. Io, almeno, non mi sono sentita giudicata da lui, nemmeno per un attimo. L’atmosfera a tratti scherzosa non è mai stata offensiva. Valerio Scanu è un ragazzo che ha un’anima ma che, soprattutto, è in grado di comunicare più di quanto non si pensi. E’ chiaro che, se i media continuano a soffermarsi sulle cavolate, prima o poi, in lui – come in qualunque altro – possa scattare un meccanismo di iniziale diffidenza. A dire il vero, io sono molto peggio di lui, benchè più timida e insicura. Valerio è una persona educata, un professionista che sa dove vuole arrivare ma senza prevaricare nessuno in modo disonesto. E’ un realista che non ha smesso di credere in ciò che vuole. La sua sola presenza comunica solidità. Credetemi: ho quasi 41 anni e lui quasi 24, eppure mi sembrava di avere a che fare con un uomo molto più forte ed equilibrato di me. Come faccia a reggere contro tanta feccia… non si sa. O forse sì: Valerio Scanu ama quello che fa. E non lo ama in modo finto, nascondendosi in un perbenismo ostentato, spiattellando frasi fatte solo per illudere. No: lui segue la sua direzione. Una direzione che ciascuno di noi dovrebbe seguire: quello in cui crediamo davvero, le nostre passioni e tutto ciò che ci fa stare bene, senza mai farci cadere in stupidi compromessi. Il suo nuovo CD, “Lasciami entrare”, è la chiave che apre una nuova porta. Chi si lascia scappare la possibilità di guardare ciò che vi sta dietro, è uno sciocco: rischia di perdersi molto più di ciò che rappresenta la musica fine a se stessa. Rischia di perdere un esempio di autenticità che non perde mai di vista il rispetto di ciò che si fa e degli altri. E’ inutile cercare di scandagliare la sua vita privata, così come dovrebbe esserlo per un qualsiasi VERO artista: chi si dà così tanto nell’arte ha il sacrosanto diritto di mantenere un suo spazio personale ben custodito. E questo vale per chiunque di noi e anche per chi svolge un altro tipo di lavoro: si può dare molto senza perdersi e comunicare qualunque cosa senza dimenticarsi dei propri valori. Per questi e tanti altri motivi invito ad acquistare il CD di Valerio, ad ascoltare i suoi brani con attenzione e seguirne i testi. Non cercate di trovare l’uomo, ma apprezzate l’artista che si evolve, con le sue sole forze e grazie alla vicinanza di uno Staff fidato, dalla gentilezza sorprendente e dalla disponibilità rara. Smettete di leggere il gossip e puntate sulla concretezza dei fatti. Questo vale per chi ha ancora dei pregiudizi, ovviamente: chi già apprezza questo artista non ha bisogno di riconoscerlo, perché già sa. Non si può piacere a tutti, e Valerio ne è consapevole. Ma ciò che chiede è di “lasciarlo entrare”, di andare oltre, di smettere di pensare e di lasciarsi andare solo e unicamente alle sensazioni più vere che ciascuno di noi saprebbe riconoscere, se solo volesse affrontarle. Solo dopo aver conosciuto una realtà, allora, si può valutare se essa possa fare per noi o no. Non prima. Potrei scrivere ancora a lungo su questo artista amato e odiato ma voglio lasciare spazio alla sua musica. Non è nemmeno importante vedere la mia faccia che si rivolge a lui per porre delle domande cui è stato dato molto di più. Ciò che conta è smettere di lasciarsi bombardare dalle false notizie, dai pettegolezzi, da tutto ciò che non ha senso, perché la vita è fatta di cose reali e non di tante parole senza alcun senso, dette solo per fare notizia. Invito l’Italia intera a riconoscere uno dei tanti talenti che non vuole vedere, prima che sia l’Estero, ad accorgersi di ciò che abbiamo e che non apprezziamo a dovere. E questo vale per tutto il patrimonio artistico che c’è nel nostro Paese: non permettiamo che venga distrutto dall’incuria, ma preserviamolo dall’indifferenza che scava, inutilmente, tra mille tesori nascosti.
Paola Elena Ferri QUI
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