giovedì 13 febbraio 2014
CARA "LA FELTRINELLI" O RAPPRESENTI TUTTI O NON SEI NESSUNO E PERDI IL TUO SIGNIFICATO
Valerio viene da un talent, anche se la sua vita artistica è iniziata molto prima visto che a 11 anni già lavorava cantando al piano bar e guadagnava : a 14 anni dopo aver vinto "Bravo Bravissimo" si è comprato una moto; a 18 dopo "Amici" si è comprato la macchina; a 19 grazie ai concerti è uscito di casa ed ha iniziato ad acquistarsene una.La musica lo ha reso indipendente fin da piccolino ecco perché Valerio non ha un piano B
Resta il fatto che i Talent danno veramente a questi ragazzi l'opportunità di farsi conoscere dal grande pubblico televisivo e sono percorsi obbligati ancor più se, come Valerio, vivi decentrato, lontanissimo dal crocevia dello spettacolo e della mondanità.
Proprio da quel piccolo paese maddalenino, ubicato nell'isola di un'isola in mezzo all'arcipelago sardo, che Valerio se n'è andato non appena diciottenne.
Quando però scopri che il mondo della musica non è esattamente quello che è nei sogni di un ragazzino, che soprattutto è un "business" nell'ambito di un "sistema" pieno di conflitti quasi sempre non alla luce del sole, beh allora capisci anche che questi ragazzini si vengono a trovare in situazioni molto più grandi di loro con tutte le possibili implicazioni e conseguenze. Vengono realmente usati e gettati nel 99% dei casi, questa è la pura verità ed è sotto gli occhi di tutti ma, quello che mi ha sempre lasciata attonita seguendo Valerio è che, anche se sono molto giovani, non vengano assolutamente protetti da una esposizione mediatica che nel caso specifico si è rivelata feroce e che ha preso spunto proprio da un messaggio mediatico distorto, al limite del diffamatorio che è stato passato in tv anche in più occasioni.
E' vero che per un personaggio pubblico questa esposizione mediatica c'è sempre stata ma una volta non aveva certo quelle caratteristiche di ampiezza, di violenza che il web pare avere elevato a potenza: Valerio ha subito e subisce ancora oggi questa violenza anche se non ne parla mai. La sua casa discografica lo ha lasciato poi completamente non protetto e le conseguenze si sono viste ampiamente.
Tornando al caso Feltrinelli, io la vedo come l'ennesima ingiustizia e mi domando : ma quale imperdonabile colpa potrà mai avere commesso un ragazzo di 23 anni che è una pulce d'innanzi a tale molosso? Da cosa e da chi avrà mai avuto origine questo ostruzionismo che ha subito Scanu ma che, di riflesso, abbiamo vissuto e subito anche tutti noi che seguiamo il suo percorso musicale?
Al di là delle argomentazioni valide di un Valerio sicuramente "parte lesa" per l'annullamento di un evento già concordato e ufficializzato, al di là anche delle motivazioni assurde,contraddittorie, irrispettose che gli sono state date... io credo che la sproporzione stessa tra le parti in causa, sia già un valido motivo per dar ragione a Scanu perché è una questione di principio!
Se sei un "colosso" ed hai una sorta di "monopolio" al punto che rappresenti una entità culturale importante proprio perché si presuppone aperta, vasta, democratica, talmente tanto significativa perchè completa tanto da avere il suo peso anche sulla più importante classifica musicale italiana riconosciuta tale nel mondo, beh... non puoi poi decidere di non dare a tutti le stesse opportunità, tantopiù se in base a criteri "soggettivi" e concetti discriminatori di cultura inaccettabili ed offensivi come quelli addotti dalla Sig.ra Pompa !
Ha ragione Red Ronnie questo è razzismo ed è una vergogna !
Oltre a fare giustamente il suo legittimo business La Feltrinelli dovrà come minimo dare anche un servizio alla comunità altrimenti della sua funzione "super partes" resterà solo un'etichetta priva di significato, un bel ricordo dei tempi passati !
Per rappresentare a pieno titolo il grande mondo della cultura devi rappresentarle, rispettarle e contemplarle tutte, non certo discriminare né miseramente scomodare la "cultura" per nascondere una storia di crudeli boicottaggi e vergognosi "cartelli".
Come giustamente ha detto Red potremmo anche fare a meno delle scuse della Sig.ra Pompa Manager of External Event, anche perchè chi pensa di avere la cultura in mano non si abbasserebbe mai a chiedere "scusa", ma vorremmo però che a Valerio venissero date le stesse opportunità che hanno tanti altri, ragazzi che hanno fatto e stanno facendo il suo stesso percorso anche; avremmo voluto non ci fosse stato bisogno di chiedere nè tantomeno di aspettare così a lungo una risposta che ancora non è arrivata!
Cara "La Feltrinelli" o rappresenti tutti o non sei nessuno perché perdi il tuo prestigio e il significato stesso della tua storia e della tua esistenza.
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